La Chiesa di Cristo è stata istituita con scopi precisi e delimitati. Il loro mancato rispetto fa sì che la Chiesa cessi di essere “di Cristo”, ossia smetta di essere la sposa del Signore.
Ogni volta che Dio ha voluto costruire qualcosa con e per gli uomini, ha dato un modello al quale attenersi con amore e rispetto.
Nel Vecchio Testamento (che per i Cristiani è una preziosa collezione di validi esempi) troviamo tanti casi di scrupolosa obbedienza ai comandamenti del Signore. Tra essi possiamo ricordare:
- Noè, che ai tempi dell’arca, fece sempre tutto come Dio gli aveva comandato (Genesi 6:22), dimostrando così la sua fedeltà;
- Abramo, pronto a sacrificare il proprio unico figlio, seguendo le indicazioni apparentemente assurde di Dio (Genesi cap. 22);
- Mosè che eseguì ogni cosa secondo il modello ricevuto da Dio (Esodo 20:9-40), modello dal quale non si doveva togliere o aggiungere nulla e non si doveva deviare né a destra né a sinistra (Deuteronomio 4:2 e 17:20).
- Lo stesso principio valse per la costruzione del tempio ebraico (1Re 6:38; Ezechiele 43:10-12).
Ogni violazione dei comandamenti di Dio fu inevitabilmente punita (ricordiamo il caso di Nadab e Abiu, i figli del sacerdote Aronne, che furono “castigati” con la morte per aver operato una piccola, apparentemente insignificante variante al culto stabilito da Dio (Levitico 10:1-3).
Dato che la storia biblica è tramandata per nostro ammaestramento, è da insensati ignorarla. Tutti questi eventi devono aiutarci a comprendere che in ogni argomento religioso dobbiamo fare della Parola di Dio il nostro unico punto di riferimento.
Il Nuovo Testamento afferma che la legge di Dio è scritta nei nostri cuori e nelle nostre menti (Ebrei 10:16). Questo, tuttavia, non esclude una legge scritta “sulla carta” con comandi e esempi vincolanti che, per entrare nel cuore e nella mente, vanno prima letti e capiti, dato che il Signore li ha tramandati “una volta per sempre” (lettera di Giuda v.3).
Gesù disse: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti” (Giovanni 14:15, 21, 23). Rivolgendosi agli Apostoli, che stava per inviare a predicare nel mondo, ordinò loro di insegnare la Sua dottrina, e donò loro la guida dello Spirito Santo, che rivelò per intero la sua volontà (Giovanni 14:26 e 16:13).
La Verità implica, ancora e sempre, un modello al quale riferirsi, una strada da percorrere senza deviazioni. Non credo sia un caso che la Bibbia termini con l’invito a non aggiungere né togliere nulla a quanto Dio ha fatto scrivere ai Suoi servitori: “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro” (Apocalisse 22:18- 19).
Il nostro dovere, allora, è abbandonare le tradizioni e i dogmi aggiunti dagli uomini nel corso dei secoli e ricominciare, con semplicità, a praticare il Cristianesimo primitivo, imitando i Cristiani vissuti al tempo del Signore.
Siamo, infatti, convinti che la vera chiesa voluta da Cristo, quella che Egli predicò durante la sua vita, sia stata realizzata in maniera perfetta al tempo degli Apostoli nel primo secolo dopo Cristo. Questa chiesa era molto diversa dalle varie denominazioni che affollano oggi il panorama religioso, perché si fondava sulla semplicità e seguiva con fedeltà il modello divino.
Questa chiesa oggi è realizzabile e noi possiamo conoscerla in ogni suo aspetto perché essa è descritta, in maniera chiara e completa, nelle pagine del Nuovo Testamento.