Smarrimento e ritrovamento
Dove finiscono le cose del nostro passato? I piccoli oggetti che usavamo solo qualche anno fa, dove sono? E le persone, gli amici di un tempo, dove sono? E dove se ne va il tempo? Qual è lo scopo di tutto? Sono domande suscitate talvolta da fatterelli, talaltra da eventi che capitano nella vita nostra. Il Qoelet (predicatore) propone risposte tendenti allo scetticismo quando scrive:
Per tutto vi è il suo tempo, vi è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per svellere ciò che è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per fare cordoglio e un tempo per ballare (…). Che profitto trae colui che lavora dalla sua fatica? Io ho visto le occupazioni che Dio dà agli uomini perché vi si affatichino. Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero della eternità, quantunque l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta (Ecclesiaste 3).
Eternità e incomprensione: tale la visione disincantata del saggio Ecclesiaste. A che pro la vita? Lo stesso pensiero …